giovedì 21 marzo 2013

Bovisa campus aperto

Per chi pensa all'Università come a un luogo chiuso, a docenti impettiti e ad aule austere in cui transitano centinaia di ragazzi con le borse piene di libri e le teste piene di sogni be', è il momento di ricredersi. Almeno guardando al Politecnico di Milano, sede Bovisa. Sarà tutto quel prato tra i vari padiglioni ad attirare da sempre chi vive intorno al campus: è possibile avvistare mamme e nonne sedute sulle panchine, bambini che corrono con in mano i loro coni gelato o gli immancabili cani, con i loro padroni che li portano a pascolare su ogni fazzoletto di verde che resiste al cemento. Ma oggi questa tendenza è incentivata da un vero esperimento sociale: da mesi docenti, studenti e alcuni cittadini del quartiere stanno avviando un orto universitario, non di quelli botanici con piante rare, ma un vero orto, con cavolfiori e zucchine. Il progetto Coltivando è nato da alcune tesi universitarie e continua con la partecipazione attiva di chi non ha paura di prendere in mano una zappa. Si possono ammirare dalla cancellata di via Candiani gli stoici che, ogni sabato nonostante i capricci del tempo, spalano la terra nelle box, scavano i canali di irrigazione, costruiscono vialetti con il tufo, seminano e attendono con impazienza lo spuntare dei germogli, sempre sognando, ma in un modo diverso. Non meraviglia dunque che il campus si apra ulteriormente una volta al mese, tramite il "Sabato della Bovisa", giornate aperte con attività varie rivolte a grandi e piccoli: lettura pubblica e book sharing, laboratori di cucito, Qi Gong e attività nell'orto per i bambini hanno animato la prima di una serie di giornate in cui finalmente Bovisa comincia ad essere il polo di cultura e il crocevia di relazioni che da anni aspira ad essere.

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