
Collego il rabarbaro fin dall'infanzia alle famose caramelle dalla carta rossa con quella nota prevalentemente amara. Vederne nell'orto la pianta, però, è stata una sorpresa: è grande, con foglie enormi che celano lunghi gambi rossi.
Seguendo un po' la tradizione anglosassone, ho deciso di farne una marmellata. Da mangiare senza eccedere, pena un buon effetto lassativo. Il sapore è particolarissimo, fresco, un po' aspro, per niente amaro.
Ho fatto due esperimenti, nella prima marmellata ho messo la mela, per addolcirne il sapore, nella seconda ho aggiunto lo zenzero per esaltare l'asprezza con un pizzico di piccantezza. Che dire, a me piacciono entrambe!!! Ecco la ricetta semplicissima.
Ingredienti
Gambi di rabarbaro
Zucchero
Mela o zenzero
Procedimento
Sbucciare i gambi per togliere i filamenti, come si fa con il finocchio, tagliarlo a tocchetti, pesarlo e aggiungere lo zucchero. Io ne ho messo il 10%: su un chilo di rabarbaro, 100 grammi di zucchero.
Lasciare il tutto a riposare in frigorifero per una notte. Il mattino seguente frullare con il minipimer i gambi, che si amalgameranno al succo rosso che hanno rilasciato durante la notte. Quindi mettere la pentola sul fuoco, aggiungere la mela o lo zenzero (io l'avevo in polvere) e mescolare. Il rabarbaro ha un forte potere addensante, per cui non servono pectina, agar agar o altre diavolerie. A metà cottura ho frullato ancora un po' fino a raggiungere la consistenza desiderata. Basta fare la classica prova del piattino per capire quando la marmellata è pronta: quando la goccia non scivola più sul piatto ci siamo. Invasettare, sterilizzare, portare i vasetti in cantina e vantarsi con le amiche della nuova scoperta.
Un po' ne ho tenuta da parte da assaggiare appena si è raffreddata ed è stato subito amore!
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