Ho comprato questa lampada perché era molto economica, ma in poco tempo si è rotta; in casa siamo molto maldestri e gli spazi sono minuscoli: è stato un attimo strappare la carta. Così C. mi ha proposto di rinnovandola, costruendo un paralume più colorato e lineare. Fettucce comprate al mercato, metro da sarta, filo e forbici et voilà la nostra nuova lampada da terra. Le cuciture sono da migliorare, ma come primo esperimento ci piace!

Dopo mesi e mesi passati a ridurre i consumi a causa della famigerata crisi, mi sono accorta che liberarsi dal superfluo e auto produrre il necessario dà un nuovo senso alla mia vita. E così mi sono persa in questi cambiamenti e ho scoperto che uno stile di vita più sobrio mi piace davvero. Qui troverete tutto ciò che attira la mia curiosità, che può essere spunto per voi e punto di incontro per chi, come me, è in cammino.
venerdì 18 gennaio 2013
Lampada da terra fai da te
Ho comprato questa lampada perché era molto economica, ma in poco tempo si è rotta; in casa siamo molto maldestri e gli spazi sono minuscoli: è stato un attimo strappare la carta. Così C. mi ha proposto di rinnovandola, costruendo un paralume più colorato e lineare. Fettucce comprate al mercato, metro da sarta, filo e forbici et voilà la nostra nuova lampada da terra. Le cuciture sono da migliorare, ma come primo esperimento ci piace!
sabato 12 gennaio 2013
Regali natalizi fai da te e buon 2013
Eccoci qua! Il nuovo anno è iniziato e lentamente si riprendono le abitudini consolidate in quello passato. Mi piace vedere in rete che siamo sempre più a fare il pane e la pizza in casa, ad usare la bicicletta, a stare attenti agli sprechi, ad aggiustare e recuperare oggetti vecchi e rotti in modo creativo. Ritornano le buone pratiche, speriamo che permangano ben oltre questo momento di crisi, come una vera e propria scelta di vita.
Ma voglio fare un passo indietro, ai regali natalizi, che quest'anno ho voluto preparare da me: marmellate e scrub per il corpo. Ho scelto le marmellate tra quelle già raccolte nella mia cantina: rabarbaro e zenzero, kiwi e mela e fichi. Per lo scrub, invece, ho navigato un po' in rete alla ricerca di idee, scegliendo due preparati : uno al rosmarino e limone e l'altro al cioccolato e cannella.
Dopo essermi sottoposta una stressante prova prodotto ho scelto l'accoppiata cioccolato e cannella per le mie amiche, dal profumo decisamente più caldo e natalizio. Mentre lo scrub al limone rosmarino tornerà utile in primavera: sa troppo d'estate e di sole e usarlo ora che annunciano neve imminente è una tortura psicologica.
SCRUB AL CACAO E CANNELLA
Zucchero di canna
Olio di mandorle (o jojoba o cocco)
cacao in polvere
cannella
Essenza alla vaniglia (ho usato quella alimentare)
SCRUB LIMONE E ROSMARINO
Zucchero di canna
Sale grosso
Olio di mandorle (o jojoba o cocco)
Succo di un limone spremuto
Olio essenziale al rosmarino
Basta mescolare tutto e versare nei vasetti. Mentre lo zucchero di canna aiuta a rimuovere le cellule morte, l'olio ammorbidisce la pelle. La grana grossa dello zucchero di canna e, soprattutto del sale grosso, non rende questi prodotti adatti per la pelle delicata del viso, per la quale servono esfolianti più dolci come, ad esempio lo zucchero fine. Ma proverò e posterò a breve diverse ricette ad hoc.
Ah ecco! Finalmente anch'io ho trovato dei buoni propositi per il nuovo anno: fare il sapone -è in arrivo il termometro XD- e trovare qualche altra coccola cosmetica home made. Ora che ho cominciato, chi mi ferma più??
sabato 5 gennaio 2013
Il Paolo Pini rischia di scomparire
C'è un posto a Milano ricco di fascino al quale sono molto affezionata: l'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, oggi luogo di incontro e di socialità che rischia di vedere una parte del suo patrimonio sparire sotto una colata di cemento, in nome di un tanto sbandierato housing sociale, in un quartiere dove di alloggi vuoti e in fase di costruzione ce n'è già in gran quantità.
Le palazzine dovrebbero essere costruite proprio sull'area degli orti comunitari, distruggendo la biodiversità e l'opportunità per molti di stare a contatto con la terra, anche a fini terapeutici. Be', la terra è terapeutica un po' per tutti: anch'io frequento gli orti e stare in mezzo alla natura, senza il rumore del traffico, curando le piante e intrecciando nuovi rapporti regala la serenità che questa città ruba ogni giorno. Il Libero Orto è un pezzo di terra condiviso, partecipato, aperto a tutti, bellissimo e rigoglioso. Se da un lato la rete creata dal'associazione il Giardino degli Aromi tra giovani, anziani, ex pazienti, disoccupati, famiglie e abitanti del quartiere facilita la nascita e la cura di nuove amicizie, dall'altro l'amore per questo pezzo di terra da parte di chi la lavora da anni ha generato un luogo ricco di piante orticole, aromatiche, selvatiche e alberi da frutto di molte varietà, con una particolare attenzione alla salvaguardia di specie antiche. Com'è facile immaginare in quest'area trovano rifugio molti animali selvatici, oltre ai conigli, ai gatti e alle galline che vengono curati dagli ortisti. Qui si impara a non gettare nulla, tutto viene riutilizzato: gli scarti organici per produrre il compost, la legna per costruire staccionate, panche e siepi di Benjes. La cooperativa sociale Aromi a tutto campo si occupa invece di trasformare alcuni dei prodotti coltivati biologicamente in questi orti, promuovendo il reinserimento sociale e lavorativo: chi ha assaggiato i prodotti preparati per il servizio di catering ne conserva a lungo il ricordo. Per quel che mi riguarda al primo posto c'è il seitan ai peperoni più buono che abbia mai mangiato e a seguire pane e focacce gustosissime.
Da mesi il Giardino degli Aromi, gli orticoltori del Libero Orto, la Cooperativa Sociale Aromi a tutto campo e la scuola Pareto (che vede minacciata l'area delle serre dedicate alla didattica per gli studenti di agraria) cercano un modo per bloccare il progetto di nuova edificazione già approvato da Regione e Provincia: a dicembre è stata presentata la richiesta di variante al Pgt alla Provincia e da gennaio è stata indetta una raccolta firme: potete firmare qui online. Mentre attendiamo buone notizie condivido con voi le foto che ho scattato ad ottobre, passeggiando nei prati del grande parco, nei viali e negli orti; sono dedicate in particolare a chi qui non è mai venuto e soprattutto a chi dice che a Milano c'è solo grigio, smog e stress. Enjoy it!


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